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Dott. Maurizio Aricò: maurizio.arico@ausl.pe.it
Dott.ssa Emanuela De Juli: emanuela.dejuli@ospedaleniguarda.it
Dott.ssa Emanuela Passoni: emanuela.passoni@policlinico.mi.it
17-03-2009 05:57
xantogranuloma giovanile disseminato
Immagino Elvira sia seguita presso un centro con specifica esperienza. Questo in quanto Lo XGG e' una malattia che solo assai raramente si manifesta al di fuori della cute, coinvolgendo organi interni come fegato e milza; in questi casi e' necessario guardare anche i polmoni e gli occhi, ad esempio. La diagnosi istologica di XGG deve essere assolutamente certa, specie tenendo conto della necessita' di una diagnosi differenziale con la istiocitosi a cellule di Langerhans. Se la diagnosi e' certa, fatto il bilancio delle lesioni esistenti, si puo' decidere se mantenere un atteggiamento di vigile sorveglianza ma senza terapia, almeno inizialmente. Sarei lieto se Lei volesse mantenermi informato. Auguri,Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:56
linfoistiocitosi emofagocitica secondaria
sono naturalmente assolutamente disponibile a collaborare con il Dr.Marradi. Non sono certo di avere discusso con lui questo caso (posso chiedere il cognome?) ma sono piu' che disponmibile a farlo immediatamenteMaurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:56
Istiocitosi x fegato
La istiocitosi e' ben conosciuta anche in Italia come in molti altri paesi. Non sono certo di quale sia il contenuto del Litak, che immagino sia il nome commerciale del farmaco. La malattia puo' certamente guarire, dipende dalle sedi e dal tipo di interessamento. E' importante che lei sia seguito da un centro specialistico di oncoematologia. Se non e' cosi' le posso dare indicazioni in merito. Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:56
Purinethol
Cari Sig. Caradonna, Alberto Garaventa mi aveva parlato in passato di un caso simile, forse si riferiva a vostra figlia. La anemia non e' una complicanza solitamente legata al purinethol; quindi la biopsia intestinale mi pare davvero interessante. Se fosse del tutto negativa, in assenza di segni di sanguinamento intestinale, si puo' anche pensare di passare ad un farmaco diverso per verificare la eventuale connessione. La milza modicamente ingrandita non mi spaventa; in casi di aumento rilevante puo' capitare che la milza sequestri i globuli rossi. Non e' frequente che capiti nella istiocitosi, devo dire. Credo sia una situazione un po' complessa ma risolvibile! Auguri, Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:56
granuloma eosinofilo teca cranica
Incredibilmente il maggior esperto e' un pediatra, il Dr. A. Brach del Prever, che poi la sapra' indirizzare sulla eventuale necessita' di trattamento. Lo puo' trovare, anche a nome mio, al Regina Margherita, in Oncoematologia pediatrica. Mi faccia sapere! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:55
granulomatosi istiocitaria
e' una domanda un po' troppo ampia per una risposta al volo... Dovrebbe essere disponibile della letteratura sull'argomento sul sito. Se crede posso rispondere a qualche domanda piu' specifica. Risentiamoci Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:55
granuloma eosinofilo
1. ci sono forme di cura diverse dall'operazione? L'intervento serve in gran parte per fare la diagnosi istologica e quind definitiva di GE, una delle forme con cui si puo' esprimere la Istiocitosi a cellule di Langerhans (ICL o LCH). 2. quali potrebbero essere le cause? Le cause di questa malattia sono note solo in parte ed oggetto di numerosoe ricerche. Si tratta di una infiammazione che colpisce piu' spesso cute, osso e piu' raramente altre parti molli. Il focolaio di infiammazione tende a guarire piu' o meno lentamente ed e' quindi importante accertarsi che nel periodo del suo decorso non possa causare danni. La cura serve ad accelelerare la guarigione. 3. secondo le statistiche questo è un tumore benigno che degenera? La ICL o LCH e' una malattia ampiamente benigna, NON e' ne' puo' diventare un tumore, e guarisce spontaneamente in un periodo di alcuni mesi. 4. non intervenire significa per forza andare incontro a guai peggiori? Non credo si possa sostenere una tesi del genere. 5. abbiamo adottato ns figlia 3 anni fa (India), potrebbero esserci collegamenti con parassiti tipo cisticerco (il test fatto 2 anni fa lo > escludeva: è da ripetere?), filaria...o altro? Ad oggi non siamo a conoscenza di fattori causali connessi con parassitosi ne' altre infezioni specifiche. Non credo sia utile ripetere questi screening. Nel nostro paese la malattia si manifesta in bambini autoctoni per cui non penso che l'origine geografica sia rilevante; peraltro sono ampiamente noti casi di ICL anche in India. Cari saluti, Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:55
Granuloma eosinofilo vertebrale
Cari Sig. Adriana e Silvio Mauri rispondo alle vostre domande: 1. necessità ed eventualità di un approccio sistemico (la lesione parrebbe solo locale); Se al termine dello screening la lesione e' solo vertebrale senza segni di crescita di tessuto neoformato, potrebbe non esseree necessaria una terapia farmacologica. 2. centri specialistici in zona (Lombardia); Vi raccomando molto caldamente il Centro di Onco-Ematologia Pediatrica di Monza, Ospedale San Gerardo, Dr. V. Conter, Dr.ssa C. Vallinoto, tel. 039-2333-513, con cui dovreste prendere contatto al piu' presto perche' la cosa venga gestita, a parte la terapia ortopedica eventuale, completamente da loro con cui sono in eccellente collaborazione. 3. possibilità di una remissione spontanea della malattia e riformazione dell'osso leso; Ottima. 4. eventuale terapia (sinora solo "wait and see") sistemica e/o locale da adottare per un migliore e più celere recupero. Se la lesione e' asciutta, senza formazione di tessuto molle aggiunto, non e' indispensabile. se ci fossero altri focolai tessuto neoformato, e' utile una chemioterapia con cortisone e vinblastina, per un totale di 6 mesi. Con i miei piu' caldi auguri, rimanendo a vostra disposizione, Un saluto Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:54
granuloma eosinofilo
Stia tranquillo, questa malattia ha il vizio di presentare riattivazioni ma quando si comporta cosi' non diventa pericolosa, bensi' solo "fastidiosa". Nel giro di un paio di anni di solito la storia tende a risolversi. Sia fiducioso e mi faccia sapere se crede, Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:54
Granuloma eosinofilo cranio
Non vedo nessuna indicazione a fare adesso un intervento. Stia tranquillo, e' sufficiente che un medico ben informato della situazione La segua clinicamente. Mi tenga informato, se crede! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:54
Granuloma eosinofilo vertebrale
Si affidi con fiducia al Dr. Brach del Prever che alla onco-ematologia pediatrica del Regina Margherita segue con competnza questi bambini ed e' in stretto contatto on me. Auguri! Mi faccai sapere se crede! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:54
Protocolli di cura e specialisti xadulti a Roma
R.: Ho parlato con la paziente stamattina. Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:53
Egregio dottore, mia madre
Bisogna verificare perche' la vista si sta indebolendo: se perche' una massa schiaccia il nervo ad esempio, ovvero per motivi diversi. Immagino abbia fatto esami radiologici tipo TAC o RM... una paralisi puo' avvenire assai raramente ad esempio se si schiaccia la colonna e quindi i nervi che escono dal midollo e vanno alle gambe. Ma e' difficile che si arrivi a questo punto, di solito si riesce a intervenire ben prima... Auguri! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:53
Salve! ecco il mio caso:
Gentile signora, la sua e' una situazione abbastanza inusuale per la associazione, ma puo' capitare... Le due lesioni osteolitiche sono compatibili con un quadro istologico diagnostico per ICL. Il trattamento non DEV E necessariamente essere radiante. Noi di solito in situazioni di piccole lesioni non particolarmente sintomatiche e NON pericolose per la struttura ossea portante (con rischio quindi di fratture "pesanti") prendiamo in considerazione anche l'ipotesi di NON fare nulla e seguire clinicamente la situazione. I focolai possono spesso regredire spontaneamente e specie la radioterapia in f0ndo non e' comunque del tutto innocua, seppure a basse dosi... Mi tenga informato, se crede sono disponibile a parlare con il Suo oncologo! Cordiali saluti, Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:53
Per cortesia..Dott.
1. Nel caso non ci fossero altri granulomi (oltre quello della teca cranica) e' necessaria la cura cortisonica di 6 settimane con 1 volta a settima di chemioterapia? > > Se la lesione e' davvero unica, la scelta di trattare va presa valutabndo l'intero quadro clinico, non e' tassativa. > > 2. La parte del cranio "corrosa" dal granuloma in quanto tempo si riforma? > > Potrebbero volerci alcuni mesi o pparecchi, non si puo' preveder con esattezza. Ma guarisce! > > 3. Come prevenzione se fosse solo nella testa ? necessario fare radiografia al cranio ogni 3 mesi o ? bene iniziare la cura di cortisone+chemio? > > La radiografia non serve come prevenzione. Per la terapia vale quanto detto sopra. > > Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:52
Prof. Aricò, le avevo
1. Nel caso non ci fossero altri granulomi (oltre quello della teca cranica) e' necessaria la cura cortisonica di 6 settimane con 1 volta a settima di chemioterapia? > > Se la lesione e' davvero unica, la scelta di trattare va presa valutabndo l'intero quadro clinico, non e' tassativa. > > 2. La parte del cranio "corrosa" dal granuloma in quanto tempo si riforma? > > Potrebbero volerci alcuni mesi o pparecchi, non si puo' preveder con esattezza. Ma guarisce! > > 3. Come prevenzione se fosse solo nella testa ? necessario fare radiografia al cranio ogni 3 mesi o ? bene iniziare la cura di cortisone+chemio? > > La radiografia non serve come prevenzione. Per la terapia vale quanto detto sopra. > > Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:52
Mi chiamo Samantha e sono la
Il rischio di una riattivazione e' circa di uno su tre. Ma non si preoccupi perche' se anche dovesse capitare non sarebbe piu' grave che all'esordio e risponderebbe alla stessa terapia. Auguri! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:52
Caro dott. Arico' ho 34
Il difetto ormonale puo' dipendere dalla radioterapia dell'encefalo se fatta o dalla malattia stessa. Ha dabete insipido? Spesso il difetto ormonale segue la comparsa di DI..... Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:52
Istiocitosi e trapianto
Ovviamente il trapianto e' una procedura ad altissima complessita' quindi va da se' che implica una grossa mole di rischi e complicazioni. Nonostante questo sono personalmente a conoscenza di una serie di persone che dopo trapianto di polmone hanno una qualita' di vita molto buona. Speriamo non sia necessario, ma se fosse.... si puo' fare! In bocca al lupo! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 05:51
mio cognato ha 32 anni e da 4
Si', e' stato usato anche se la indicazione va verificata con cura. Bisogna innnanzitutto sapere a quali terapie ha risposta poco o male. Solo se davvero il paziente e' refrattario alla terapia oggi considerata migliore e' giusto pensare al TMO. Mi faccia sapere! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it