In questa sezione puoi rivolgere una domanda ai medici. La domanda verrà sottoposta al controllo dei moderatori del sito, e successivamente sarà pubblicata la risposta. Non è possibile continuare lo scambio dopo la pubblicazione della risposta, se ritieni di aver bisogno di un colloquio più approfondito, utilizza gli altri metodi di comunicazione (email, telefono) per contattare direttamente uno dei medici del comitato tecnico scientifico.
Dott. Maurizio Aricò: maurizio.arico@ausl.pe.it
Dott.ssa Emanuela De Juli: emanuela.dejuli@ospedaleniguarda.it
Dott.ssa Emanuela Passoni: emanuela.passoni@policlinico.mi.it
24-09-2020 16:19
Istocitosi cellule langheras
Risponde il dott. Maurizio Aricò: "Come centro di riferimento le propongo la Clinica Dermatologica di Milano, Dr.ssa Passoni"
17-09-2020 15:19
Istiocitosi x e vaccino covid
Gentile signora, il dott. Aricò è contattabile via mail: maurizio.arico@policlinico.ba.it
10-09-2020 15:17
Istiocitosi CL e neuroipofisi
Risponde il dott. Maurizio Aricò: "Gentile signora, quando la ICL colpisce la ipofisi, è possibile avere un coinvolgimento progressivo. In pratica, il diabete insipido può essere seguito da un difetto di ormone della crescita e poi di quelli stimolanti la tiroide e le gonadi. In pratica, senza alcun allarme, chi a ha un diabete insipido deve essere seguito da un endocrinologo esperto che sappia della ICL e si comporti di conseguenza. Nessun allarme, ripeto. Solo qualche controllo ed eventualmente una integrazione di terapia quando sia opportuna. Cordiali saluti"
07-09-2020 16:28
Granuloma alla teca cranica
Risponde il dott. Maurizio Aricò: "Gentile signora, deve fare una vita completamente normale, comprese le vaccinazioni obbligatorie e consigliate. Un caro saluto."
01-08-2020 22:12
27-07-2020 11:57
terapia rosai dorfmann
"Risponde il dott. Maurizio Aricò: Ritengo opportuno che la signora sia presa in cura da un team multispecialistico, comprendente quanto meno ortopedico, pneumologo ed ematologo-internista, al fine di definire, qualora questo non sia stato fatto, la stadiazione e la caratterizzazione genetica della malattia, preliminare ad un programma di trattamento. Segnalo allo scopo il team multidisciplinare operativo nella area metropolitana di Milano, che immagino disponibile alla valutazione della paziente." Contatti la dott.ssa Emanuela De Juli, coordinatrice del gruppo Milano: emanuela.dejuli@ospedaleniguarda.it
07-07-2020 17:33
istiocitosipolmonare
Gentile signora/e, dove vive? in quale ospedale è stata fatta la diagnosi? Ci faccia sapere in modo tale da poter indirizzarla nel centro a lei più vicino dove possa trovare dei medici esperti. Saluti Marisa De Carli
21-05-2020 22:07
Istiocitosi con trasformazione vascolare dei seni
Risponde il dott. Maurizio Aricò: "Il comportamento e il quadro istologico che mi descrive non mi fanno pensare a una RDD. Credo sia ragionevole non procedere a terapia specifiche. Sta prendendo cortisone?"
19-05-2020 22:52
Esami diagnostici per istiocitosi
Risponde il dott. Maurizio Aricò: "Carissima, una volta finita la terapia, non saranno necessari controlli ulteriori. Se la piccola non ha più dolori o disturbi, non serve ripetere le TAC. Penso possa parlarne coi medici che la seguono (Ladogana?) Un caro saluto"
11-05-2020 12:45
L'Istiocitosi X può tornare?
Risponde la dott.ssa Elena Sieni: "Sebbene sia fuori dalla malattia da molti anni, il fumo potrebbe favorire una localizzazione polmonare della malattia e pertanto è controindicato."
08-05-2020 03:20
Guarigione
Risponde la dott.ssa Elena Sieni: "La buona risposta al solo cortisone è un ottimo segno. In ogni caso, al termine della terapia è indicata una rivalutazione clinica e strumentale delle sedi di malattia interessate per verificare la completa remissione. Successivamente dovrà continuare i controlli per monitorizzare il rischio di riattivazione, prevedibile in cira il 30% dei casi, maggiormente per i primi due anni dalla diagnosi. Se la malattia non si ripresenta dopo i 2 anni è verosimile che sia spenta ma non si possono escludere riattivazioni o complicanze successive, per quanto rare.La durata complessiva del follow-up varia caso per caso, ma almeno 5 anni sono raccomandati. Mi scriva in privato se ha bisogno di indicazioni specifiche."
16-04-2020 00:20
Donazione sangue
Risponde la dott.ssa Elena Sieni: "Certo, una pregressa localizzazione di istiocitosi non controindica la donazione di sangue"
15-04-2020 18:55
istiocitosi a cellule di langherans.displasia emopoietica
Risponde la dott.ssa Elena Sieni: "Carissimo/a, per poterle rispondere in merito ho necessità di visionare la documentazione. Può inviarmi per email referto istologico e degli esami strumentali insieme ad una sintesi clinica"
03-04-2020 17:28
Mio figlio 38 anni e' affetto da istiocitosi x, attualmente e' stabile. Sentendo parlare del corona virus ho trovato delle anlogie. E' possibile? lUI E' PIU A RISCHIO
Risponde la dott.ssa Elena Sieni: "L'istiocitosi a cellule di Langerhans non rappresenta un fattore di rischio per l'infezione da Coronavirus, pertanto suo figlio ha gli stessi rischi della popolazione generale. In alcuni casi di COVID-19 si osserva una risposta infiammatoria esagerata che a sua volta è causa di danno tissutale... questo in effetti ci ricorda qualcosa che vediamo nei pazienti con istiocitosi! All'estremo più severo delle sindromi iperinfiammatorie c'è la HLH, che sappiamo essere scatenata comunemente dai virus. Quindi che il coronavirus possa essere un trigger di HLH non sorprende. Tuttavia dai dati ad oggi disponibili in letteratura non è chiaro se il COVID-19 sia associato ad una vera e propria HLH o piuttosto ad uno stato meno completo di iperinfiammazione. Stiamo cercando di raccogliere dati in merito. Sono inoltre in corso, nel mondo, vari studi con farmaci che bloccano molecole dell'infiammazione, che speriamo ci possano dare presto dei risultati"
01-04-2020 14:17
Covid 19 /istiocitosi bimba 18 mesi
Risponde la dott.ssa Elena Sieni: "L'istiocitosi a cellule di Langerhans non rappresenta un fattore di rischio per l'infezione da Coronavirus, pertanto sua figlia ha gli stessi rischi della popolazione generale"
19-03-2020 11:40
COVID-19 - Istiocitosi con Enfisema Polmonare
Risponde il dott. Maurizio Aricò: "Direi proprio di no. Il lieve difetto restrittivo mi sembra ben compensato, quindi lei dovrebbe essere in grado di difendersi da una malattia influenzale che causi una infiammazione interstiziale. D'altro canto, non vedo motivi per pensare che COVID risvegli la malattia ICL. In sostanza, credo che lei non abbia motivi addizionali, rispetto alla popolazione generale, per temere COVID."
15-03-2020 08:27
Rischio covid19
Risponde la dott.ssa Elena Sieni "Gent.ma, i rischio di essere contagiata da Covid-19 è uguale per tutti. La probabilità di decorso aggressivo con polmonite e insufficienza respiratoria aumenta con l'età e con la presenza di comorbilità, sebbene purtroppo casi gravi e fatali si osservano anche in soggetti più giovani (dai 30 anni) e altrimenti sani. Nel suo caso, aver subito un intervento polmonare, con verosimile conseguente riduzione della riserva funzionale del sistema respiratorio, rappresenta un fattore di rischio. Pertanto le raccomando di rispettare le indicazioni generali: stare a casa e contattare il suo medico in caso di comparsa di febbre o sintomi respiratori."
11-03-2020 20:03
Sono un 52enne affetto da Istiocitosi da 17 anni
Risponde la dott.ssa Elena Sieni: "Gent.mo, l'analisi istologica della biopsia del peduncolo dovrebbe permettere di capire di che istiocitosi si tratta senza necessità di nuove biopsie. Se vuole inviarmi in privato il referto possiamo valutare la necessità di una revisione istologica. In questo momento non considererei urgente una nuova biopsia cutanea"
11-03-2020 15:01
Informazioni su contagio da corona virus
Risponde il dott. Maurizio Aricò: "La ICL non predispone alla infezione da Coronavirus. Per cui possiamo rassicurare tutti sul fatto che in generale COVID colpisce molto meno i bambini rispetto agli adulti e, soprattutto, gli anziani. Anche i pochissimi giovani infetti hanno malattia minima o assente. Solo i pazienti in chemio-terapia più aggressiva potrebbero avere un rischio di complicanze maggiori, per cui è giusto che ne parlino con il curante del centro; ma per fortuna sono molto pochi. Certo, non vedo nessun rischio specifico per chi non è in terapia al momento."
04-03-2020 14:32
Istiocitosi x , Torino
Risponde il dott. Maurizio Aricò: "Carissimo, la malattia è solitamente più fastidiosa che pericolosa. Il punto che necessita maggiore attenzione mi sembra il polmone, in quanto le lesioni dell'osso solitamente posso causare sintomi ma non compromissioni vitali. Sarebbe quindi importante stabilire, da parte di uno pneumologo esperto in ICL, se l'interessamento è così profondo da compromettere (o meno, come spero) la funzione polmonare. Mi sembra lei sia soddisfatto del team che la cura, e questo mi fa molto piacere. Cordialmente"