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Dott. Maurizio Aricò: maurizio.arico@ausl.pe.it
Dott.ssa Emanuela De Juli: emanuela.dejuli@ospedaleniguarda.it
Dott.ssa Emanuela Passoni: emanuela.passoni@policlinico.mi.it
17-03-2009 06:24
mio figlio di 15 mesi
Carissimi, la cura con i farmaci e' meno pesante di quella con i raggi, che usavamo diversi anni fa ed ora abbiamo smesso per la tossicita'. State tranquilli, i bimbi cosi' piccoli tollerano la etrapia benissimo e con minima tossicita'. la cura e' davvero efficace e non c'e' rischio di mortalita'. Siate fiduciosi. Chi vi segue? Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:24
informazione
Gentile signora, le due malattie non hanno una connessione certa. Sarebbe pero' interessante sapere se suo marito ha mai avuto altri segni di malattia nel corso della sua vita, specie a carico di pelle, ossa, orecchio, polmoni, fegato. Esiste infatti una possibilita' di crica 1% che due fratelli abbiano la stessa malattia e esiste una forma di ICL a manifestazione cerebrale che potrebbe somigliare alla sclerosi. Mi faccia sapere! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:24
Vorrei avere informazioni
Il protocollo si chiama LCH-A1 ed e' disponibile a ogni medico che ne faccia richiesta. Non possiamo inviarlo a singoli pazienti per ovvi motivi si opportunita', in quanto un protocollo richiede le capacita' di interpretarlo ed applicarlo. Siamo a disposizione di chi ci vorra' cercare ! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:23
Ciste di Nabot
Nulla di correlato alla istiocitosi. Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:23
notizie sulla Rosati D.
Si tratta in breve di una malattia infiammatoria con proliferazione di istiociti spesso nei linfonodi, talora al di fuori; non e' un tumore ma a volte puo' diventare una malattia impegnativa. Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:23
informazioni
La presenza di una sola cisti al polmone nn e' certo caratteristica di una istiocitosi. Bisogna innanzitutto escludere che si tratti di altre malattie. Se altre fossero escluse, ne possiamo riparlare. Auguri! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:23
informazione
Per la MAS puo' leggere questi lavori: 3: Arico M, Allen M, Brusa S, Clementi R, Pende D, Maccario R, Moretta L, Danesino C. Haemophagocytic lymphohistiocytosis: proposal of a diagnostic algorithm based on perforin expression. Br J Haematol. 2002 Oct;119(1):180-8. PMID: 12358924 [PubMed - indexed for MEDLINE] 4: Henter JI, Samuelsson-Horne A, Arico M, Egeler RM, Elinder G, Filipovich AH, Gadner H, Imashuku S, Komp D, Ladisch S, Webb D, Janka G; Histocyte Society. Treatment of hemophagocytic lymphohistiocytosis with HLH-94 immunochemotherapy and bone marrow transplantation. Blood. 2002 Oct 1;100(7):2367-73. PMID: 12239144 [PubMed - indexed for MEDLINE] 5: Clementi R, Emmi L, Maccario R, Liotta F, Moretta L, Danesino C, Arico M. Adult onset and atypical presentation of hemophagocytic lymphohistiocytosis in siblings carrying PRF1 mutations. Blood. 2002 Sep 15;100(6):2266-7. No abstract available. PMID: 12229880 [PubMed - indexed for MEDLINE] 6: Clementi R, zur Stadt U, Savoldi G, Varoitto S, Conter V, De Fusco C, Notarangelo LD, Schneider M, Klersy C, Janka G, Danesino C, Arico M. Six novel mutations in the PRF1 gene in children with haemophagocytic lymphohistiocytosis. J Med Genet. 2001 Sep;38(9):643-6. No abstract available. PMID: 11565555 [PubMed - indexed for MEDLINE] 7: Arico M, Danesino C, Pende D, Moretta L. Pathogenesis of haemophagocytic lymphohistiocytosis. Br J Haematol. 2001 Sep;114(4):761-9. Review. No abstract available. PMID: 11564062 [PubMed - indexed for MEDLINE] 8: Allen M, De Fusco C, Legrand F, Clementi R, Conter V, Danesino C, Janka G, Arico M. Familial hemophagocytic lymphohistiocytosis: how late can the onset be? Haematologica. 2001 May;86(5):499-503. PMID: 11410413 [PubMed - indexed for MEDLINE] 9: Arico M, Imashuku S, Clementi R, Hibi S, Teramura T, Danesino C, Haber DA, Nichols KE. Hemophagocytic lymphohistiocytosis due to germline mutations in SH2D1A, the X-linked lymphoproliferative disease gene. Blood. 2001 Feb 15;97(4):1131-3. PMID: 11159547 [PubMed - indexed for MEDLINE] 11: Arico M, Dellavecchia C, Piantanida M, Clementi R, Hasle H, Conter V, D'Angelo P, Varotto S, Santoro N, Danesino C. The breakpoints of a constitutional inversion of chromosome 9 associated with haemophagocytic lymphohistiocytosis are not linked to the disease gene. Br J Haematol. 1999 Jan;104(1):108-10. PMID: 10027721 [PubMed - indexed for MEDLINE] 12: Henter JI, Arico M, Elinder G, Imashuku S, Janka G. Familial hemophagocytic lymphohistiocytosis. Primary hemophagocytic lymphohistiocytosis. Hematol Oncol Clin North Am. 1998 Apr;12(2):417-33. Review. PMID: 9561910 [PubMed - indexed for MEDLINE] 15: Arico M, Janka G, Fischer A, Henter JI, Blanche S, Elinder G, Martinetti M, Rusca MP. Hemophagocytic lymphohistiocytosis. Report of 122 children from the International Registry. FHL Study Group of the Histiocyte Society. Leukemia. 1996 Feb;10(2):197-203. PMID: 8637226 [PubMed - indexed for MEDLINE] 18: Arico M, Caselli D, Burgio GR. Familial hemophagocytic lymphohistiocytosis: clinical features. Pediatr Hematol Oncol. 1989;6(3):247-51. No abstract available. PMID: 2642083 [PubMed - indexed for MEDLINE] Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:22
Mi è stato diagnosticato un
LA ISTIOCITOSI DEI SENI IN QUESTO CASO E' SOLO UN FENOMENO REATTIVO. CI SI DEVE OCCUPARE SOLO DELL'ADENOMA. AUGURI! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:22
Istiocitosi dei seni
E' uan malattia rara, non particolarmente pericolosa, che non va curata dall'infettivologo ma dall'onco-ematologo, meglio ancora se pediatra, nonostante l'eta'. Potete andare a Torino al Regina Margherita dal Dr. Brach del Prever, anche a nome mio! Fatemi sapere! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:22
Non conoscono molto
Se la malattia e' limitata alle ossa della volta del cranio non e' certamente in pericolo di vita, stia tranquilla! Si tratta di una malattia infiammatoria che necessita di una cura, a volte anche tipo chemioterapia con antiblastici e cortisone. Ma non penso sia il caso di allarmarsi. Deve essere seguita da un gruppo di ematologi con esperienza nella malattia. Chi la segue? Deve smettere di fumare! Auguri! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:22
Fortunatamente
A volte puo' capitare. Ma di solito e' molto semplice parlando con un medico fare chiarire la situazione! Auguri!Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:21
epidemiologia LCH in Italia
Provo a rispondere di nuovo ma mi pare sia la quarta volta.....! La stima piu' comune e' quella di un caso a 25.000, ma riteniamo sia anch'essa una sottostima. Come forse sapra', in Italia non esistono strumenti epidemiologici tipo registri integrati per cui le malatte rare non hanno dati di incidenza affidabili. Questo peraltro succede anche nella maggior parte degli altri paesi. Inoltre la malattia ha caratteristiche cliniche tali per cui e' facile alcuni casi vengano sottostimati. In conclusione, non credo sia possibile dare una stima assolutamente affidabile. Io le posso dire che sono a conoscenza diretta di un numero pari ad almeno 40-50 casi al'anno in Italia, tra adulti e bambini. Ma non avendo un denominatore certo, non posso trarle conclusioni statistiche. Spero di essere stato di aiuto. Auguri! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:21
cosa potrebbe vuoler dire un
No, e' solo un atteggiamento infiammatorio reattivo dei sistemi di difesa. Stia tranquilla! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:21
terapia
Egregio Signore, effettivamente la ICL polmonare isolata, se di se Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:21
maggiori informazioni su istiocitosi-x polmonare
Non ci sono stadi, ma si definisce la malattia localizzata ad un organo o a piu' di uno. In effetti in mani molto esperte e' ragionevole fare in una prima fase solo dei controlli. Questo se la malattia e' solo polmonare, specie se il paziente fumava e puo' smettere. Se poi compaiono segni di peggioramento invece che di miglioramento, si procede con steroidi e se necessario anche chemioterapia. Posso chiederle chi la segue? Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:20
La ringrazio vivamente per l'
A Roma, Bambin Gesù, è operativa la dr.ssa Fidani che è specializzata in istiocitosi e collabora attivamente con il prof. M.Aricò, massimo esperto italiano. Per maggiori informazioni le conviene telefonare al prof.Aricò che la indirizzera dalla dr.ssa Fidani. Se ha problemi ce lo faccia sapere. Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:20
Buongiorno, mi interesserebbe
Non ho mai avuto informazioni su pazienti trattati cosi'. Avete provato con cortisonici locali? Se questi non funzionano, e se non ci sono localizzazioni altrove, per cui non e' giustificata una terapia generale, si potrebbe anche provare. Fatemi sapere! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:20
scintillografia
Temo non molto anche se queste stime sulla durata di una malattia in fase terminale sono sempre molto difficili. Impossibili a distanza. La scintigrafia serve per vedere se ci sono focolai di malattia non conosciuti, specie nell'osso. Serve? Dipende se da questo puo' venire un aggiustamento della cura utile... altrimenti no! Auguri!Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:20
EGREGIO DOTTORE, VOLEVO
In base alle conoscenze attuali non mi sento di dire che la ICL possa essere dovuta a questo. Certo, la stimolazione delle vie respiratorie puo' fungere da irritante ad esempio anche nell'asma. Forse potrebbe contribuire ad accentuare alcune manifestazioni della malattia, ma non possiamo credo dire che e' successo per questo! Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it
17-03-2009 06:19
numero di telefono
No. Ma e' certo che valga la pena di andare la'??? Scommetterei che c'e' di meglio in Italia. Cosa Le serve? Maurizio AricòDirettoreDipartimento Oncoematologia PediatricaAzienda Ospedaliero-Universitaria MeyerViale Pieraccini, 2450139 Firenzetel. +39 055 5662739fax +39 055 5662746m.arico@meyer.it