Logo AIRI


AREA PAZIENTI

In questa sezione puoi rivolgere una domanda ai medici. La domanda verrà sottoposta al controllo dei moderatori del sito, e successivamente sarà pubblicata la risposta. Non è possibile continuare lo scambio dopo la pubblicazione della risposta, se ritieni di aver bisogno di un colloquio più approfondito, utilizza gli altri metodi di comunicazione (email, telefono) per contattare direttamente uno dei medici del comitato tecnico scientifico.

Dott.ssa Elena Sieni: elena.sieni@meyer.it
Dott. Maurizio Aricò: maurizio.arico@ausl.pe.it
Dott.ssa Emanuela De Juli: emanuela.dejuli@ospedaleniguarda.it
Dott.ssa Emanuela Passoni: emanuela.passoni@policlinico.mi.it

Pubblichiamo anche l'"archivio storico" delle e-mail pervenute all'Airi a partire dal 2006 alle quali il dott. Maurizio Aricò ha risposto con la generosità che lo ha caratterizzato in tutti gli anni di collaborazione con la nostra associazione. Credo sia superfluo sottolineare la grande importanza storica e clinica di questo archivio che viene riattivato per i nuovi quesiti che vorrete porre ai medici del nostro Comitato Scientifico (dott. Maurizio Aricò, dott.ssa Elena Sieni, dott.ssa Emanuela De Juli, dott.ssa Emanuela Passoni)


Inizio < Pagina 10 di 37> Fine

15-08-2018 11:22

Isyiocitosi x ossea e diabete insipido

Salve, nel 2012 viene diagnosticato istiocitosi x a cellule di langherans , alla calotta cranica, mandibola, vertebra l5 e tibia sx, dopo che ho iniziato a perdere i denti e con diabete insipido già presente da due anni. Dopo un anno di vimblastina e parte di cortisone mi ritrovo oggi nuovamente con dolori sparsi alle tibie maggiormente la sx e anche all'avambraccio sx, vicino al polso, basta premere leggermente la parte e il dolore diventa acuto. Può essere si stia ripresentando? Grazie per la sua attenzione
Risposta:

Risponde il dott. Maurizio Aricò: "Sì, è possibile. Dovrebbe essere valutata nuovamente dallo specialista che la aveva trattata o da altro esperto. In generale comunque le recidive sono meno impegnative della malattia iniziale. Sarei fiducioso. Mi faccia sapere"

01-08-2018 23:55

Sarcoma istiocitico

È stato diagnosticato a mio padre un sarcoma istiocitico, con prognosi sfavorevole. Vorrei sapere se è possibile avere un consulto con un esperto di questo genere di malattie.
Risposta:

Risponde il dott. Maurizio Aricò: "Il sarcoma istiocitico è una forma molto rara di neoplasia ematologica. Dovrebbe essere seguito in un centro esperto di linfomi dell’adulto. Dove è seguito al momento?"

30-07-2018 01:10

Inizio cura Istiocitosi Cutanea

Salve, sono la mamma del ragazzo di 14 anni che ha scritto circa 2 mesi fa. Abbiamo iniziato con uno specialista una cura con cortisone Deltacortene 25 mg dopo colazione , per 30 giorni Sono al decimo giorno ma , ahimè, non vediamo differenze nelle sue lesioni cutanee Crede che con il tempo possano arrivare a scomparire? O mio figlio sarà costretto a vivere il resto della sua vita coperto di lesioni cutanee?
Risposta:

Risponde il dott. Maurizio Aricò: "Non ho presente la sua domanda. In generale le lesioni cutanee non sono drammatiche ma vanno valutate caso per caso. Mi rimanda i dettagli per favore?"

24-06-2018 09:12

Aiuto e informazioni

Salve, mi è stata diagnosticata sospetta Istiocitosi a cellule di Langerhans. Le riporto parziale referto della TAC CON MDC: Non lesioni a carattere ripetitivo in sede intra-od extra-assiale. Sistema ventricolare in asse. Non significative adenopatie lungo le stazioni linfonodali del collo. Distorsione strutturale del parenchima polmonare per la presenza di multiple lesioni micronodulari a distribuzione random, senza predilezione di sede, con presenza di vario grado di escavazione delle stesse a formare lesioni cistiche occasionali in un quadro che in prima ipotesi compatibile con Istiocitosi a cellule di Langerhans che merita un inquadramento diagnostico pneumologico con eventuale broncoscopia con BAL. Non adenopatie mediastino-ilari. Conclusioni: Sospetta Istiocitosi a cellule di Langerhans polmonare. Malattia primitiva quiescente. A******* 49 anni Reggio Calabria
Risposta:

Risponde la dott.ssa Elena Sieni: "Gentile Signora, il sospetto è plausibile, le consiglio una valutazione presso una pneumologia con esperienza in istiocitosi. Può prendere contatti con il prof Vancheri a Catania che è in collaborazione con la Dr.ssa De Juli del Ca Granda di Milano, nostra pneumologa di riferimento. Forse ci siamo già sentite per email con sua figlia? In ogni caso, rimango a disposizione."

18-06-2018 23:13

Mutazione Gene

Buonasera, sono la mamma di un bambino di otto anni con lesione ossea vertebrale unifocale dovuta ad Istiocitosi a cellule di Langherans, non operata, trattandosi di un’unica lesione, ma affrontata solo monitorando la situazione, dopo aver letto le varie risposte, volevo chiedere la percentuale di riattivazione post guarigione si abbassa dopo i primi due anni di follow up? È necessaria un’indagine genetica per verificare la mutazione del gene BRAF V600E nel paziente? E negli altri miei due figli? Se dovessero avere tutti detta mutazione, manifesteranno tutti l’ISTIOCITOSI? Infine qualora nel follow up nell’arco di cinque anni dovesse ricomparire in qualche altra parte è necessaria assolutamente la chemio terapia a base di vinblastina o ci sono altri metodi terapeutici? Questo tipo di chemioterapia necessita di accesso venoso? Le conseguenze sono paragonabili a quelle della chemioterapia classica? (Entrambi i kiei genitori hanno avuto il cancro, quindi so a cosa si va incontro sia come aspetto esteriore che come effetti collaterali interiori) Grazie per la cortese risposta S*****
Risposta:

Risponde il dott. Maurizio Aricò: (La percentuale di riattivazione post guarigione si abbassa dopo i primi due anni di follow up?) Sì, la probabilità cala dopo i primi due anni e diventa assolutamente minima dopo 5 anni. (È necessaria un’indagine genetica per verificare la mutazione del gene BRAF V600E nel paziente?) E' importante solo nei bambini con malattia disseminata, in cui potrebbe avere implicazioni terapeutiche. In questo caso ha valore solo scientifico e non clinico immediato sul singolo paziente (E negli altri miei due figli? Se dovessero avere tutti detta mutazione, manifesteranno tutti l’ISTIOCITOSI?) Il rischio di ricorrenza della ICL nella stessa famiglia è solo dell'1%. Quindi quasi nulla. La presenza della mutazione di BRAF al momento non sembra avere impatto sul rischio per altri familiari. (Infine qualora nel follow up nell’arco di cinque anni dovesse ricomparire in qualche altra parte è necessaria assolutamente la chemio terapia a base di vinblastina o ci sono altri metodi terapeutici? Questo tipo di chemioterapia necessita di accesso venoso? Le conseguenze sono paragonabili a quelle della chemioterapia classica?) Il trattamento della malattia riattivata dipende naturalmente dalle caratteristiche che avrà. Quindi non si può definire in anticipo. E' poco probabile che serva una chemioterapia invasiva, comunque.

18-06-2018 10:15

Istologico

Salve dottore piacere O**** sono purtroppo in giro da 3 anni. Ho subito un intervento recentemente, mi hanno fatto biopsia a 6 linfonodi in sede paraortica sinistra sospettano malattia igg4, invece dall'istologico esclusa igg4 ma ci sono dei linfonodi e ora sospettano malattia istiocitosi ma nessuno con tanto di referto me la conferma.
Risposta:

Risponde il dott. Maurizio Aricò: "E' essenziale che la diagnosi istologica sia fatta da un patologo molto esperto, tra cui ad esempio il prof. S. Pileri. Solo in base alla diagnosi istologica si potrà fare una ulteriore piano di valutazione clinica. Auguri." Risponde la dott.ssa Elena Sieni: "Se vuole siamo a disposizione per una revisione dell'istologia (mi scriva in privato così le dò indicazioni)".

17-06-2018 22:45

Diagnosi Istiocitosi a cellule di Langerhans alla nascita

Salve, mio figlio è nato un mese fa e aveva delle bollicine sul corpo che sono andate via dopo pochi giorni. È nato a Toronto e hanno insistito per fare la biopsia. Il risultato ci ha un po' spaventati. Ora siamo seguiti al Sick Kids di Toronto dal dottor Abla che ci ha fatto il nome della dottoressa Elena Sieni come riferimento in Italia. Ha eseguito un RX, l'ecografia e l'esame del sangue, i risultati sono a posto. Si pensa che sia limitato solo alla pelle e che sia guarito spontaneamente. Ma comunque farà le analisi del sangue e preleveranno dal dito (ma non ho capito bene se è per controllare il diabete) ogni 6/8 settimane per il primo anno e mezzo. Ho letto però, che questa malattia può interessare il sistema nervoso, il bambino ora ha 1 mese di vita, è possibile prevenire un eventuale deficit cognitivo e a questa età quale test è indicato per sapere se ci sono danni? Inoltre dall'esame del sangue è possibile capire sempre se la patologia si è riattivata? Grazie per l'attenzione.
Risposta:

Risponde il dott. Maurizio Aricò: \"Ci sono ottime probabilità che sia solo cutanea e regredisca senza esiti. Va seguito dal punto di vista clinico generale da un buon pediatra con una visita mensile. Qualora dovesse verificare un arresto della crescita o altri disturbi non banali non chiari, va visto da uno specialista di ICL; benissimo la Dr.ssa Sieni. Nessun motivo per rivolgersi all'estero. Non serve fare esami continui, anche perchè non ci sono esami specifici per questa malattia. Vale molto di più per ora la valutazione complessiva clinica; se il bambino cresce, sta bene, non manifesta disturbi o segni inattesi, va seguito con serenità.\" Risponde la dott.ssa Elena Sieni: "Cara Signora, conosco bene il Dr Abla che la prego di salutarmi se siete sempre a Toronto: è un ottimo specialista della malattia e il Sick Children un ottimo centro. Se dovesse rientrare in Italia chiaramente sono a vostra disposizione per seguire il piccolo. Da quello che mi racconta sembrerebbe proprio una forma limitata alla cute, auto-risolutiva, che colpisce il neonato nelle prime settimane di vita e poi non si ripresenta più. La necessità dei controlli clinici ed ematici nei primi 1-2 anni è legata al rischio di riattivazione cutanea e/o sistemica della malattia, che tuttavia è evento raro. L'interessamento cutaneo non è un fattore di rischio per complicanze neurologiche per cui per il momento non sono indicati controlli in tal senso. Fino a poco tempo fà era impensabile monitorare l'attività di malattia con un prelievo di sangue, ma oggi questo sta diventando una reale possibilità. Se è stata identificata la mutazione V600E di Braf sulla biopsia, è possibile ricercare la mutazione su sangue e/o urine, utile per il monitoraggio. A Firenze, così come a Toronto, è disponibile tale metodica. Mi contatti sulla email privata (elena.sieni@meye.it) se necessita di un appuntamento"

17-06-2018 14:00

Istiocitosi Orbitaria

Buongiorno, sono D****** e ho 36anni, mi hanno diagnosticato una istiocitosi a cellule di lhangherans nella sede orbitale occhio dx! La mi hanno proposto di fare della radioterapia, ma sicuramente perderei l'uso dell'occhio! Non c'è una speranza per salvare l'occhio? Fiducioso di una una risposta vi ringrazio anticipatamente!
Risposta:

Risponde la dott.ssa Elena Sieni : Gent.mo, sebbene la radioterapia sia una possibile opzione terapeutica per la ICL, non è la terapia di scelta per i possibili esiti. Se è interessato l'osso e non il bulbo oculare non ci dovrebbe essere rischio di perdere l'occhio. La scelta del trattamento dipende dall'estensione della lesione e dalla presenza di lesioni in altre sedi. Potrò essere più precisa dopo aver visionato la documentazione. Se crede me la invii per email. Un caro saluto.

09-06-2018 22:54

Lesioni cutanee Istiocitosi

Salve , sono la mamma di un bambino di 14 anni, a cui è stata diagnosticata , pochi mesi fa , una Istiocitosi non x. È pieno di lesioni cutanee , ovunque , e la sua vita sociale è diventata pressoché pari a 0. Volevo sapere se queste lesioni andassero via con il tempo, e se , così non fosse, si potessero risolvere con terapie di qualsiasi tipo. Cordiali saluti
Risposta:

Risponde il dott. Maurizio Aricò: "La malattia cutanea è raramente causa invalidante nei rapporti sociali. Certamente se così fosse va trattata, peraltro con eccellenti possibilità di successo. Immagino il piccolo sia seguito da un esperto. E' così?"

29-05-2018 23:25

Istiocitosi a cellule di Langherans

Buongiorno mi chiamo M*****, sono mamma di A******** 8 anni a cui a novembre è stata diagnosticata l’Istiocitosi a cellule di Langherans in sede C4/C5 che ha causato una microfrattura al braccio vertebrale. A seguito di RX total body è stata diagnosticata una lesione monofocale, ma data la brutta posizione la Dottoressa Todesco del reparto di Oncoematologia di PD ha proposto ed è stataeseguita un’infiltrazione di cortisone in sedazione proprio all’interno della massa. A******** ha portato il collare per due mesi e mezzo, in quanto l’osso era molto lesionato e corroso, a febbraio abbiamo poi fatto RMN con liquido di contrasto e la massa si era notevolmente ridotta. Ad oggi ha fatto un RMN sempre con liquido di contrasto e la lesione si è ridotta ulteriormente, ma non è ancora scomparsa. A******** attualmente non presenta diabete insipido, nè altri dolori che possano far supporre altre lesioni....mi chiedo: Dottore quante possibilità ci sono che con il suo quadro clinico ci siano riattivazioni? Quanto tempo ci può volere perché questa massa scompaia? Le ossa si rigenereranno mai del tutto? A******** può prendere il sole? Mettere un apparecchio ortodontico? Siamo molto seguiti a PD ma noi genitori siamo sempre alla ricerca di risposte. Vivo sempre nel terrore che abbia peggioramenti! Grazie per la cortese risposta. M******
Risposta:

Risponde il dott. Maurizio Aricò "Gentile Signora, ritengo che la malattia possa guarire completamente anche se il rischio di una riattivazione è stimabile in circa il 20-30%. Non credo sia a rischio elevato per diabete insipido. Le ossa potranno certamente migliorare molto nel tempo anche grazie alla giovanissima età ed al potenziale di "riparazione" dei tessuti del piccolo. Può certamente prendere il sole senza problemi. Nessun veto all'apparecchio ortodontico. Mi tenga al corrente. Se crede, saluti per me la Dr.ssa Todesco, mia ottima amica. Un abbraccio, Dr. Maurizio Aricò"

28-05-2018 14:04

Ematoma ???

Buongiorno,sono una donna di 49 anni affetta da istiocitosi x ( teca cranica). Sabato notte mi sono svegliata con un bozzo sulla testa doloroso anche solo al tatto. Alla prima TC risulta sfumata iperdensita' dei solchi corticali in regione frontale destra, dubbia per possibile minimo sanguinamento subaracnoideo, tuttavia non si esclude la natura artefattuale. In asse le strutture della linea mediana. Regolare il sistema ventricolo-cisternale sopra e sottotetto risale. Disegno corticale adeguato all'età. Non rime di frattura delle ossa della volta o base cranica. Piccolo ematoma sottogaleale al vertice a destra. Alla seconda: focale tumefazione rennuamente dismogeneamente iperdensa dei tessuti molli sottogaleali al passaggio fronte parietale al sub vertice destra in assenza di focali alterazioni morfostrutturali della teca cranica contigua del tutto a specifica ma possibile espressione di varicosita' venose (dim max 18x6mm) Sono stata dimessa senza sapere che cosa mi e' successo, e con un dubbio fortissimo che può essere stata una evoluzione della malattia. Grazie C****** L****** ( Pavia) f************@virgilio.it
Risposta:

Risponde il dott. Maurizio Aricò - "La mia impressione è che la lesione ossea sia chiaramente interpretabile mentre le immagini sul parenchima cerebrale sano poco convincenti per un interessamento da ICL. Sarei cauto e piuttosto tranquillizzante. La lesione ossea è cosa poco rilevante e non pericolosa, in generale".

26-04-2018 17:24

Riattivazione

Buongiorno Dottore, sono la mamma di un bimbo di nove anni che nel 2012 ha avuto l'istiocitosi sia cutanea con l'interessamento del mastoide. Ha fatto quindi un anno di terapia con vinblastina e cortisone e sono cinque anni che e' fuori terapia. Qualche giorno fa sono comparse sulla fronte numerose papule piccole che sono in aumento e per ora sono limitate alla fronte . Data la sede puo' trattarsi di una riattivazione? La prima volta la manifestazione cutanea era piu' simile alla dermatite seborroica e aveva interessato il cuoio capelluto e le pieghe retroauricolari.
Risposta:

Risponde la dott.ssa Elena Sieni: "A distanza di 5 anni dallo stop terapia è improbabile che si tratti di una riattivazione. Tuttavia le lesioni cutanee possono avere un andamento altalenante anche indipendentemente dall'attività di malattia in altre sedi per cui, se anche fosse, è verosimile che sia un "problema" limitato alla cute che, se non fastidioso, non necessita di cure. In caso di persistenza della "dermatite" le consiglio una visita dermatologica per togliersi il dubbio".

19-04-2018 19:28

ISTIOCITOSI BIMBA 3 ANNI

Buona sera a settembre 2017 abbiamo scoperto che la mia bimba di 2 anni e mezzo aveva l istiocitosi a cellule di langerhans zona teca cranio sx, dopo varie risonanze ci hanno escluso presenze in altre zone del corpo, dopo la sportazione e l esame istologico che confermava la tesi , ci stanno monitarando semplicemente con risonanze al cranio ogni 3 mesi mesi e esami del sangue cosi via per almeno 5 anni, secondo voi non è il caso di monitorare anche in altre parti del corpo perchè solo il cranio? Grazie saluti.
Risposta:

Risponde la dott.ssa Elena Sieni: "E' corretto: quando la malattia colpisce una singola sede sono sufficienti controlli clinici e strumentali della sede interessata. Nel primo anno ogni 3 mesi, nel secondo ogni 4 e poi annualmente per 5 anni. Gli esami strumentali possono essere sospesi quando la lesioni non è più attiva. Se durante il follow-up compare una sintomatologia suggestiva per nuova localizzazione di malattia saranno effettuati accertamenti strumentali mirati. Il concetto è che solo le lesioni sintomatiche sono significative".

27-02-2018 15:23

Istiocitosi x ossea

Buongiorno dr.ssa, La ringrazio nuovamente per le sue risposte complete. Volevo sottoporle un'altra domanda. G****** ha fatto ultimo controllo a dicembre rmn encefalo, bacino e gambe. Le lesioni avute alla teca cranica non avevano riportato problemi endocrinologi o neurologici, se non ne hanno dati in un primo momento è possibile che vengano in un secondo momento o comunque sarebbero legati solo ad una eventuale riattivazione? Poi abbiamo notato che G******* in condizione di sforzo eccessivo, per esempio dopo una giornata in cui ha avuto psicomotricità a scuola oppure dopo una lunga corsa, la sera lamenta dolore dietro entrambe le ginocchia. Può essere collegato alla malattia oppure solo alla crescita o allo sforzo? Erano già successi episodi di questo tipo anche prima della rmn da lì la nostra richiesta di estenderà anche agli arti inferiori. Rmn risultata negativa a dicembre. Ora siamo a 1 anno e 6 mesi da stop terapie. La ringrazio ancora per la disponibilità e le chiedo se fosse possibile poter parlare magari telefonicamente con lei. Grazie ancora. Mamma di G******
Risposta:

Risponde la dott.ssa Elena Sieni: "Carissima, mi sembra che vada tutto bene e che non si debba preoccupare di quei doloretti alle gambe dopo lo sforzo dato che la RM era negativa e non sono persistenti o ingravescenti. Le complicanze nei pazienti che hanno fattori di rischio (diabete insipido o lesioni cranio-facciali) possono purtroppo comparire anche a distanza per cui è consigliabile un follow-up annuale. Mi contatti pure alla mial email personale elena.sieni@meyer.it o telefono: 055-5662350 (diretto) / 055-5662524 (infermiere)".

22-02-2018 10:31

Puo' ripresentarsi la malattia?

.A mio figlio nel 2006 è stata diagnosticata l istiicitosi cl alle cellule di langherans all osso parietale dx e mucosa gengivale.Inizia subito terapia secondo il protocolloLCH|||.nel 2013ripete il protocollo x recidiva.Ancora oggi è a controllo nell Azienda universitaria Policlinico servizio di oncologia pediatrica di Napoli.Ultimamemente in ospedale fanno solo o una ortopantomografia o una tac combi e I prelievi,una volta l anno.Mio figlio ha compiuto 18anni a dicembre 2017,volevo chiederle puo' di nuovo ricomparire la malattia?e quell arcata sx dov e'quel dente restera' sempre cosi'?o avra'conseguenze? In ospedale mi hanno detto che non si puo' toccare il granuloma... grazie x la risposta
Risposta:

Risponde il dott. Maurizio Aricò - "Gentile Signora, la malattia potrebbe ripresentarsi ma non mi aspetto che sia fonte di problemi seri. Controlli stretti non servono. Più utile occuparsi di eventuali disturbi che dovessero venire fuori al di là della norma. Deve fare vita normale, assolutamente. Un saluto, Dr. Maurizio Aricò Commissario A.O. Ospedali Riuniti Villa Sofia - Cervello Palermo

18-02-2018 16:18

È stata corretta la strada percorsa fin ad oggi?

Scrivo per mio fratello che a Gennaio 2013 è stato sottoposto ad intervento chirurgico per una lesione osteolitica alla teca frontale sinistra. All'esame istologico la diagnosi era Istiocitosi acellule di langherans. Successivamente è stato trattato con Zometa mensile nel 2014, ogni tre mesi nel 2015, ogni sei mesi nel 2016. A novembre 2017 la scintigrafia ossea segnalava: iperfissazione del radiofarmaco in corrispondenza della quarta, ottava e nona costa dell'emitorace destro. Inoltre il radiofarmaco ha evidenziato una lesione alla mano dx di tipo misto sia osteoaddensante che osteorarefacente con assottigliamento della corticale. A questo punto i dottori sospendono lo zometa previsto e sono in fase di consultazione sul da farsi. Stiamo aspettando risposta da tre mesi. Vi chiedo aiuto perché mio fratello è un ragazzo di 36 anni affetto da lieve deficit cognitivo dalla nascita ed ora è costretto a vivere la sua vita, già segnata, con continui dolori diffusi. È stata giusta la strada percorsa fin ad oggi? Mio fratello attualmente in cura presso l'ospedale Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo. Grazie
Risposta:

Risponde il dott. Maurizio Aricò: "Certamente Zometa non serve ora. Se i dolori sono importanti potrebbe essere utile fare una terapia anti-infiammatoria per bocca, ammesso che il polmone sia libera da malattia e non abbia diabete insipido."

07-02-2018 09:43

Una domanda è in attesa di approvazione da parte dell'amministratore.

02-02-2018 19:20

Granuloma eusinofilo/istocitosi delle cellule di langherans

Salve, volevo fare una domanda, a mia moglie dopo la gravidanza le è stato diagnosticato un granuloma eusinofilo/istocitosi delle cellule di langherans sulla gamba sinistra sotto la cute. E' iniziato tutto sembrando una puntina di zanzara ma non rileva dolori ma ad un tratto le viene un forte prurito che è inevitabile grattarsi ma dopo un pò le passa.In questo momento sta alleviando il dolore con una pomata rinfrescante e purtroppo mi duole dire che in Sicilia (zona Siracusa-Catania) siamo messi male a livello medico, abbiamo girato tanti dermatologi e non sono riusciti dopo quasi 2 anni a capire cosa aveva. Siamo andati a catania dove le è stata effettuata la biopsia alla gamba e abbiamo dovuto chiedere (tramite referto) ad amicizie nel Veneto per capire cosa aveva mia moglie. Dopo tempo abbiamo scoperto che si tratta di questa malattia e leggendo le diverse recensioni in merito non se se devo preoccuparmi seriamente? non vorrei che questo problema si espanda in altri parti del corpo o organi, cosa mi consigliate? Abbiamo un bambino di 2 anni e non vorremmo che venisse contagiato. Grazie mille a priori della vostra disponibilità. Saluti
Risposta:

Risponde il dott. Maurizio Aricò - "Carissima, Si tratta di una malattia NON infettiva, per cui non esiste alcuna possibilità di contagio del bambino. Se la manifestazione è solo alla pelle con una singola lesione, il problema mi sembra davvero limitatissimo. La lesione è stata tolta per la analisi?"

26-01-2018 12:35

49 anni , granuloma eosinolilo fronte sx

Da una tac al cranio mi è stato diagnosticato un granuloma eosinofilo fronte sx sa indicarmi a chi rivolgermi se un ortopedico scheletro e cranio, neurochirurgo oppure maxillo facciale a napoli
Risposta:

Risponde il dott. Maurizio Aricò - "Bisogna vedere se si tratta di una lesione osteolitica isolata, nel qual caso starei molto tranquillo, ovvero se ci sono altre lesioni associate. Più che un intervento è utile avere uno studio di tutto lo scheletro, del polmone, oltre ad una buona valutazione generale con visita accurata. Poi proveremo a fare un bilancio."

25-01-2018 17:13

Recidiva di LCH con interessamento del SNC

Mia figlia a giugno 2017 ha iniziato il protocollo lch iv stratum v per tumore isolato al SNC... Dopo 6 cicli di cladribrina c è stato un miglioramento ma deve farne altri 3...ha anche deficit di GH e DI e malattia neurodegenerativa ( in cura con Ig) gene braf non mutato, ...Risolveremo la situazione ? sono in ansia... Per la sua situazione a distanza potrebbe ritornare la malattia? Come dovrà essere seguita dopo? Grazie in anticipo
Risposta:

Risponde il dott. Maurizio Aricò - "Gentile Signora, le masse all'interno del SNC solitamente rispondono bene alla terapia e regrediscono senza lasciare reliquati. Più incerto invece il quadro della malattia neurodegenerativa, per cui abbiamo meno solide evidenze. Le Ig sono certamente la scelta migliore ad oggi, quindi è bene che continuiate con fiducia. Più che una ripresa, mi potrebbe preoccupare una progressione dei disturbi neurologici legata alla neurodegenerazione. ma vedremo col tempo cosa ci dice il monitoraggio degli esami funzionali e della valutazione dei segni di atassia, oltre alla RM. Un caro saluto"